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Definizione
- L’Ernia del disco è una lesione alle strutture fibro-cartilaginee poste nella colonna vertebrale.
Tali strutture, dette dischi intervertebrali, dalla caratterisitica forma a disco, sono interposte tra ogni corpo vertebrale e hanno la funzione di “ammortizzare” le forze esercitate sulla colonna.
Sono composte da un anello esterno (fibroso) e da un nucleo interno gelatinoso (nucleo polposo)
I dischi intervertebrali si possono danneggiare a qualsiasi età, in diversi modi e per svariate cause.
Spesso la lesione ha origine da una degenerazione del nucleo polposo o dell’anello fibroso.
L’estrusione discale, cioè l’espulsione del nucleo polposo all’interno del canale vertebrale, e’ spesso associata a degenerazione del nucleo; la protrusione discale e’ invece associata a degenerazione e conseguente ipertrofia dell’anello fibroso.
L’estrusione è quindi piu’ frequente in razze predisposte a degenerazione condrodistrofoide (es. bassotto, shitzu etc), mentre la protrusione in quelle predisposte a degenerazione fibroide (pastore tedesco, dobbermann etc).
Si ha lesione neurologica per compressione delle strutture nervose (midollo spinale o radici nervose), causata dal materiale discale erniato, cioè uscito fuori sede.
Sintomi
- Il sintomo più frequente e riconoscibile di Ernia del disco è il dolore.
Le manifestazioni tipiche di tale situazione sono cifosi, addome teso, polipnea, riluttanza all’esercizio e lamenti.
Pazienti piu’ gravi presentano difficolta’ deambulatoria, con debolezza e incoordinazione (cedimenti, zoppie, incrocio degli arti), fino alla plegia (assenza di attivita’ motoria volontaria) e perdita della sensibilità agli arti.
Diagnosi
- Storia clinica ed Esame neurologico sono fondamentali per individuare la sede della lesione e la gravità del problema.
In seguito si integra il sospetto clinico con diversi esami diagnostici.
- La Radiografia (Rx) è utile per individuare altre condizioni patologiche del rachide (infezioni, anomalie, fratture), ma non permette di evidenziare una lesione compressiva del midollo spinale.
- La Mielografia consiste nell’iniezione di un mezzo di contrasto nel canale vertebrale, permettendo la visualizzazione della sede e dell’entità della compressione del midollo spinale.
- La Tomografia Assiale Computerizzata (TAC) consente una chiara rappresentazione della regione esaminata, fornendo importanti informazioni ai fini diagnostici e terapeutici.
- La Risonanza Magnetica Nucleare (RMN) utilizza campi magnetici e permette un’ottima rappresentazione della sede ed estensione della lesione al midollo spinale.
Trattamento
- La terapia per la cura dell’Ernia al Disco può essere conservativa o chirurgica in relazione alla gravità dei sintomi.
Nei casi meno gravi, la terapia medica punta inizialmente a ridurre i sintomi attraverso il riposo e l’azione di farmaci antinfiammatori.
Se i sintomi sono gravi o persistenti (dolore ricorrente, incompleta risposta a trattamento medico) è necessario intervenire chirurgicamente.
Ernie del disco croniche possono infatti portare a progressiva degenerazione delle fibre nervose compresse e quindi progressione dei sintomi clinici.
L’utilizzo di strumentazioni specialistiche, come l’intensificatore di brillanza e il microscopio chirurgico, ha migliorato notevolmente il trattamento delle lesioni da ernia del disco.
Con l’ausilio del minitrapano chirurgico si accede al canale vertebrale nel sito di ernia discale (emilaminectomia, miniemilaminectomia).
Il materiale erniato viene asportato “liberando” così il midollo spinale o le radici nervose dalla compressione.
Spesso è necessario rimuovere il nucleo polposo rimasto in sede poichè può essere causa di future recidive.
Prognosi
- L’animale operato viene monitorato nelle prime 48h postchirurgia e si imposta una adeguata terapia del dolore.
Se le condizioni lo permettono, il paziente viene dimesso con terapia medica da continuare a casa.
La terapia riabilitativa, così come per l’uomo, è essenziale in molti pazienti per recuperare la funzionalità motoria.
Testimonianze
Per ora nessuna. Lasciaci la tua!