Elettrodiagnostica Veterinaria

Definizione

L’Elettrodiagnostica Veterinaria comprende una serie di esami di importante ausilio nella diagnosi di numerose patologie neurologiche. Gli esami vengono eseguiti in anestesia generale o in sedazione e prevedono l’utilizzo di agoelettrodi di stimolazione e di registrazione dell’impulso.

Applicazioni

Primo fra tutti, lo studio di elettromiografia e gli studi di conduzione nervosa sensitiva e motoria sono step fondamentali nella caratterizzazione e nella diagnosi delle patologie del sistema nervoso periferico e dell’apparato muscolare. In questi casi, lo studio viene spesso seguito da prelievi bioptici del nervo e del muscolo.

Gli studi di conduzione nervosa e sensitiva possono risultare utili anche nei pazienti con un trauma appendicolare in cui si voglia valutare l’entità del danno nervoso secondario al trauma avvenuto e la sua prognosi per il recupero funzionale dell’arto.

Un’altra importante applicazione dell’Elettrodiagnostica è l’Elettroncefalogramma come monitoraggio degli stati epilettici. Il test permette di studiare nel paziente in narcosi la persistenza di eventuali eventi epilettici che possano indirizzare il neurologo a modificare il trattamento in atto.

L’Elettrodiagnostica Veterinaria viene applicata anche come potenziali evocati acustici e visivi per la diagnosi di cecità legate a problemi neurologici o di sordità congenite o acquisite. Questa ultima applicazione (BAER) può risultare particolarmente utile agli allevatori che vogliano certificare nei loro animali riproduttori l’assenza di sordità congenite e potenzialmente trasmissibili, soprattutto se la razza in questione risulta predisposta (ad esempio cani e gatti a manto bianco e occhi di colore azzurro).

Testimonianze

Collegamenti