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Definizione
- La displasia dellʼanca è uno sviluppo anomalo dell’articolazione dell’anca.
Lʼarticolazione dellʼanca è composta da una porzione di bacino denominata acetabolo e dalla testa del femore.
LʼAcetabolo ha forma concava, paragonabile ad una tazza che accoglie perfettamente la testa del femore.
La testa del femore viceversa ha forma convessa e costituisce la parte terminale dell’osso femorale.
Nel cane displasico la testa del femore tende a fuoriuscire ripetutamente dalla propria sede (sublussazione della testa femorale) fin dai primi 4-12 mesi di età, causando infiammazione acuta dellʼarticolazione, molto dolorosa.
Dopo un apparente miglioramento verso lʼanno il cane displasico tende a sviluppare osteoartrosi in etaʼ adulta con problemi deambulatori ingravescenti visibili sopratutto a freddo.
Il dolore cronico che ne deriva è solitamente legato alle condizioni atmosferiche (umidità ambientale ecc.) e si aggrava a seguito di un attività fisica sfrenata.
Cause
- La displasia dellʼanca è una patologia ad eziologia multifattoriale che si sviluppa durante lʼaccrescimento del cane.
Fattori genetici (predisposizione di razza, ereditarietà, lassità legamentosa) ed ambientali (diete non equilibrate, sovrappeso, attività fisica) possono influenzare lo sviluppo dellʼanca.
Colpisce prevalentemente razze di taglia grande-gigante ed i sintomi possono manifestarsi già a partire dai 4-5 mesi dʼetaʼ.
Sintomi
- La displasia dellʼanca si manifesta come andatura anomala su una oppure entrambe le zampe posteriori.
Il cane può presentare unʼ andatura anomala sul treno posteriore quando sono colpite entrambe le articolazioni oppure può presentare una zoppia localizzata ad un solo arto (displasia dellʼanca monolaterale).
Il cane displasico manifesta il problema tipicamente “a freddo” con riluttanza ad alzarsi e difficoltà a salire le scale o entrare in macchina.
Il cane con una patologia sul treno posteriore non ama saltare addosso al proprietario per fare le feste.
Questi generalmente sono cani che agli occhi dei proprietari appaiono “fin troppo tranquilli” per essere cuccioli.
Diagnosi
- La displasia dellʼanca può essere tempestivamente diagnostica tramite radiografie preventive del bacino in sedazione.
Con uno studio radiografico in sedazione del bacino intorno ai 4-6 mesi dʼetaʼ (radiografie preventive) è possibile capire se il cane potrà sviluppare un problema di displasia ed eventualmente studiare la strategia migliore per correggere tale patologia.
Trattamento
- La displasia dellʼanca si cura con interventi chirurgici di vario tipo, accompagnati da trattamento farmacologico e fisioterapia.
La terapia medica è mirata a diminuire il dolore con lʼutilizzo di antinfiammatori, condroprotettori e fisioterapia.
Eʼ imperativo non fare ingrassare il proprio animale onde evitare di sovraccaricare in eccesso le articolazioni.
Esistono interventi chirurgici preventivi, chiamati così in quanto mirano a correggere lʼanatomia dellʼarticolazione dellʼanca in un periodo nel quale lʼaccrescimento muscoloscheletrico non è ancora teminato.
Tra questi ricordiamo la sinfisiodesi pubica, la duplice e la triplice osteotomia pelvica.
Gli interventi preventivi hanno lo scopo di limitare lʼinsorgenza dellʼosteoartrosi ma possono essere eseguiti solamente in pazienti adeguatamente selezionati.
Nel caso di gravi situazioni ad oggi è possible, parimenti allʼuomo, sostituire lʼanca rovinata con unʼanca protesica.
La Protesi Totale dʼAnca garantisce un ottimo recupero funzionale con miglioramento della qualitaʼ di vita per il cane.
Lʼ Ostectomia della Testa del Femore è un buon intervento in caso di grave dolore persistente alle anche ma è caratterizzato da un più lento recupero nel periodo postoperatorio rispetto alla protesi dellʼanca portando ad un risultato funzionale discreto o per situazioni economiche svantaggiose.
Consiste nel resecare la testa per permettere la formazione di una neoartrosi eliminando il contatto tra i capi ossei ed il conseguente dolore garantendo ai pazienti una buona qualità di vita.
Testimonianze
Per ora nessuna. Lasciaci la tua!
Buonasera,
Abbiamo scoperto di recente che il nostro gatto Main Coon di circa 1 1/2 anni ha una fratura bilaterale della testa el femore e il suo veterinario vuole intervenire il prossimo venerdì. Gentilmente chiedo se l’intervento di ostectomia bilaterale é l’unico trattamento cirurgico possibile da fare oppure se c’e qualche altro intervento possibile, e se no, quanto doloroso ed impegnativo puo essere il post operatorio? Sará in grado il gatto di usare la lettiera? E la fisioterapia é indispensabile perche riesca ad avere un movimento sodisfacente? Grazie in anticipo per la tempestiva risposta.
Buonasera Fernanda Carolina, non possiamo fornirle un consulto senza prima aver effettuato una visita specialistica. Ad ogni modo la fisioterapia è una parte fondamentale di qualsiasi processo post-operatiorio.
Salve, quanto costa un intervento di protesi all’anca?
Buonasera Genni, possiamo fornire un preventivo solo dopo una visita ortopedica specialistica. Può rivolgersi direttamente alla segreteria per fissare un appuntamento.